Sei un Runner?
Il tuo lavoro ti fa stare molto in piedi?
Hai iniziato un nuovo esercizio fisico?
Hai cambiato scarpa?
Da tempo avverti formicolio, bruciore o una sensazione definita come scossa elettrica, intorpidimento, iposensibilità, addormentamento, dolore, anche acuto a puntura o coltellata.
Potresti essere affetto dalla sindrome del tunnel tarsale…
Il tunnel tarsale è uno piccolo spazio chiuso adiacente al lato interno della caviglia il cui pavimento è dato dalle ossa del piede ed il tetto da un fascio legamentoso detto retinacolo dei flessori. All’interno del tunnel, protetti da esso, scorrono vasi arteriosi e venosi, tendini e nervi. Scorre al suo interno anche il nervo tibiale posteriore.
Cos’è
La sindrome del tunnel tarsale è tutta quella sintomatologia causata dalla compressione del nervo tibiale posteriore che determina sintomi dolorosi in tutte le parti del piede innervate dalla caviglia fino al piede.
Altre cause?
piede piatto,varici venose, cisti tendinee, osteofiti artrosici, tendiniti, traumi distorsivi della caviglia che determinano gonfiore ed edema della regione interna della caviglia malattie sistemiche come il diabete o l’artrite reumatica.
In molti casi i sintomi della sindrome tarsale compaiono improvvisamente, spesso dopo un sovraccarico di funzione.
Sicuramente i primi consigli che si danno a chi soffre di questa sindrome sono:
Controllare l’appoggio e la mobilità del piede.
Evitare calzature che spesso facilitano la compressione di quella zona.
Quali rimedi per la sindrome del tunnel tarsale?
Essendo una patologia spesso a carattere infiammatorio il consiglio che spesso viene dato è l’assunzione di farmaci ad azione anti-infiammatoria. L’adozione di bendaggi funzionali, ghiaccio e riposo accompagnati dalla scelta adeguata delle scarpe da utilizzare e una valutazione diagnostica (risonanza, elettromiografia, baropodometria) sono fondamentali nell’approccio a questa condizione fisica. In casi estremi si può fare ricorso anche ad infiltrazioni locali ma l’approccio consigliato è sempre quello riabilitativo e fisioterapico.
Cosa si può ottenere con la fisioterapia?
I vantaggi della fisioterapia sono notevoli e indispensabili per questo tipo di condizione.
In primo luogo permette di mantenere la funzionalità articolare del piede evitando il sovraccarico del suolo e quindi mantenere il movimento dello stesso tutto.
Le terapie antalgiche come la tecar, il laser ad alta potenza e le terapie manuali più adeguate consentono una ripresa più che ottima nella maggior parte dei casi che non richiedono terapie più invasive.
L’esercizio correttivo e gli esercizi di propriocezione permetteranno di ristabilire un corretto e funzionale appoggio del piede.
La cooperazione, tra il paziente, il fisioterapista e i medici consentono, in questo caso, un approccio globale che permette alla persona di riprendere le proprie attività nel minor tempo possibile e una corretta funzionalità del piede e della postura.