Non se ne parla molto anche se è, in realtà, molto diffusa.
È la separazione del muscolo retto addominale di destra dal muscolo retto addominale di sinistra.
E’ dovuta alla spinta dell’utero in crescita, ma anche per i cambiamenti ormonali tipici di questa fase, le due parti che costituiscono questo muscolo si separano, allontanandosi dalla linea mediana. Ed è lì che si crea un vero e proprio “buco” che può essere più o meno largo.
L’insorgere di questa patologia è legata ad alcuni fattori di rischio che possono essere riconducibili a situazioni specifiche:
La diastasi addominale dovrebbe risolversi nei successivi 4-5 mesi dal parto, ovviamente ci sono dei segnali specifici che fanno capire quando è bene iniziare a preoccuparsi.
Il primo segnale è la pancia gonfia anche dopo 5-6 mesi dal parto, con l’ombelico che tende a sporgere. La diastasi è spesso asintomatica, il principale problema è di carattere estetico: è la stessa donna a rendersi conto di avere una parete addominale rilassata e a volte anche un gonfiore importante.
In alcuni casi, questa alterazione della parete addominale può essere visibile con un semplice esame obiettivo, osservando la divisione dei muscoli retti addominali che si forma in corrispondenza della linea alba.
Si presenta con dei sintomi che possono essere collegati:
Per valutare correttamente la diastasi dei retti addominali è senz’altro necessaria una visita clinica, che attesti la distanza tra i due muscoli. Nei casi dubbi, è indicato eseguire una ecografia della parete addominale o una risonanza magnetica in quanto spesso i segni possono essere riconducibili anche a un’ernia epigastrica o a un’ernia addominale chiamata laparocele.
CONSIGLI
Anche se non è possibile prevenire la diastasi, esistono comunque dei suggerimenti che potete mettere in pratica per ridurre al minimo la lacerazione dei muscoli:
Non sollevate pesi durante la gravidanza.
Dosate gli sforzi quando svolgete le vostre attività quotidiane.
Includete nella vostra dieta grandi quantità di proteine e vitamina C.
Assumete molti liquidi nel corso della giornata.
Limitare gli sforzi fisici
La soluzione?
E’ importante sapere che nella stragrande maggioranza dei casi la situazione è risolvibile attraverso esercizi mirati da svolgersi sotto la guida del fisioterapista.
Quali sono gli esercizi che posso fare per mantenere?
Ovviamente tutti gli esercizi che proporrò verrano effettuati sotto controllo e tenendo conto delle diverse lacerazioni provocate dal parto.
Flettere le gambe verso il petto e mettere le mani sul ginocchio corrispondente. A questo punto spingere con le mani contro le ginocchia espirando per 3 secondi.
Mettiti supina. Espira profondamente e ritira l’ombelico verso la colonna vertebrale, sotto le ultime costole. Rimani in apnea per 10-15 secondi. Maggiore è l’intensità della contrazione e più efficace sarà questo esercizio. Da ripetere 4-8 volte.
Sdraiati sulla schiena, ginocchia piegate, piedi distanziati alla larghezza del bacino. Espirando lentamente, solleva il bacino fino a una linea retta dal ginocchio fino al petto. Stringi gli addominali e i glutei. Inspirando, torna il bacino a terra.
Mettiti a carponi. Espira lentamente e curva la schiena in alto, cercando di avvicinare la testa e il bacino, spingi l’ombelico verso la colonna vertebrale. Mentre inspiri curva la schiena dalla parte opposta (avvicina le costole al pavimento). Ripeti 4-8 volte.
Mettiti a carponi e allunga una gamba indietro parallela al pavimento. Non sprofondare la parte lombare! Mantieni la schiena piatta, il collo in linea con la colonna vertebrale, le spalle lontane dalle orecchie. Se questo esercizio ti risulta facile, allunga anche il braccio opposto parallelo al pavimento. Fare 4-8 distensioni per ogni gamba.
Sdraiata prona, piega i gomiti e appoggia gli avambracci al pavimento tenendo i gomiti in linea alle spalle
Alza il petto e raddrizza il corpo fino a formare una linea retta dalla testa ai piedi
Sostieni il corpo e stringi al massimo i muscoli (cosce,addome)per il tempo necessario a seconda del tuo livello di allenamento
Mettiti su un fianco e assumi la posizione di Plank laterale tenendo l’altra mano a terra
Assicurati che il corpo in linea retta e che la gamba superiore risulti davanti a quella inferiore; il braccio della mano in appoggio è ben disteso con il polso perpendicolare alla spalla
Abbassa i fianchi e poi alzali in modo che il corpo ritorni in linea retta, dalla tesa ai piedi
Ripeti il movimento per il tempo e le ripetizioni sufficienti (in base al tuo livello di preparazione atletica)
Se non riesci a rimanere in appoggio sulla mano, appoggiati sull’avambraccio tenendo il gomito allineato alla spalla.
DIASTASI ADDOMINALE INTERVENTO, QUANDO È NECESSARIO?
L’intervento chirurgico di addomino-plastica è necessario nelle lesioni di tipo anatomico, quando ci troviamo difronte ad una vera e propria lesione del muscolo e della linea alba. In questo caso è necessario ricorrere all’intervento per evitare ernie addominali o ombellicali severe.
PER FINIRE
Anche se si tratta di una condizione delicata, non tutte le donne ne soffrono. Pertanto, godetevi la gravidanza senza troppe preoccupazioni, dato che si tratta una fase assolutamente unica della vostra vita.